Nel 2022 è stata installata presso la nostra struttura il nuovo apparecchio tac di ultimissima generazione Canon Aquilion One Genesis Edition (640 strati).
Il sistema TC Aquilion ONE Genesis integra le più innovative soluzioni tecnologiche per fornire la massima accuratezza diagnostica a bassa dose.
Il sistema Aquilion ONE Genesis integra infatti il detettore wide-detector da 16 cm e 640 strati che permette di studiare con un elevato dettaglio anatomico e la massima risoluzione qualsiasi distretto anatomico. L’elevata velocità di rotazione pari a 0.275 secondi e protocolli di acquisizione dedicati permettono di ridurre la durata dell’esame permettendo di effettuare anche indagini altamente complesse in tempi brevissimi. Un esempio è le valutazioni delle coronarie e della funzionalità cardiaca che possono essere effettuate nello spazio temporale di un singolo battito cardiaco permettendo di ottenere sempre un’immagine eccellente.
L’Intelligenza Artificiale AiCE, che si basa su un algoritmo di apprendimento profondo avanzato, è completamente integrata nel sistema TC Aquilion ONE Genesis e consente di ottenere in qualsiasi tipo di esame e in qualsiasi applicazione clinica una elevata qualità di immagine a dose ridotta per una maggiore sicurezza di tutti i pazienti.
Il nuovissimo sistema TC Aquilion ONE Genesis offre inoltre il massimo comfort al paziente grazie ad un lettino ampio e confortevole, una larghezza del gantry elevata e tempi di acquisizione ridotti che permettono di annullare qualsiasi tipo di disagio durante l’intera durata dell’esame.
L’angio Tac delle arterie coronariche è una tecnica diagnostica non invasiva che consente di rappresentare le tre grandi arterie che irrorano il cuore nonché i loro principali rami collaterali.
Le immagini sono acquisite in una frazione di secondo e la durata complessiva dell’indagine, da quando il paziente entra in sala, non supera i 10 minuti.
Viene iniettata una piccola quantità di mezzo di contrasto iodato (meno di un terzo di quella necessaria per la coronarografia tradizionale) e la dose di radiazioni ionizzanti è di circa 1 mSv (circa un decimo di quella utilizzata in corso di coronarografia tradizionale).
I sistemi per TC coronarica sono tutti uguali?
Assolutamente no! I sistemi più evoluti sono definiti «wide detector» e sono in grado di fornire uno studio completo ed accurato delle arterie coronarie nell’intervallo temporale di un singolo battito cardiaco (circa 250 millesimi di secondo), sono supportati da algoritmi di intelligenza artificiale e consentono pertanto di effettuare l’indagine con altissima definizione in qualsiasi condizione di ritmo cardiaco (anche in presenza di aritmie) e soprattutto con una drastica riduzione della dose di radiazioni ionizzanti.
Le informazioni fornite dalla TC coronarica sono accurate?
Assolutamente sì! Per certi aspetti può essere considerata più accurata della coronarografia tradizionale:
- quest’ultima valuta la stenosi (restringimento) dell’arteria misurandone il diametro, mentre la TC coronarica misura direttamente l’area della sezione arteriosa rimasta pervia al flusso ematico; - inoltre, rispetto alla coronarografia tradizionale, la TC coronarica consente di valutare anche le caratteristiche della placca aterosclerotica definendone la composizione (lipidica, fibrosa, calcifica) e quindi la stabilità o la predisposizione a eventuali complicanze trombotiche.
Durata da 5 a 30 minuti circa.
Medici refertanti:
Dott. Giorgio M. Chef, Prof. Giuseppe Orta, Dott. Francesco Di Pietto,
Dott. Giuseppe Sabino, Dott.ssa Roberta Danzi, Dott.ssa Donatella Franco, Dott. Roberto Bonsignore, prof Luca del Viscovo
La Tomografia Computerizzata CBCT ha rivoluzionato la diagnostica radiologica odontoiatrica e maxillo-facciale rendendo disponibili ricostruzioni 3d delle strutture anatomiche esaminate. Tale metodica si è dimostrata superiore alla TC tradizionale per la maggior definizione delle sue immagini, perchè permette migliori contrasti tra strutture di diversa densità (gengiva-osso), per la minore esposizione alle dosi radianti, perchè l'esame è generalmente più breve, con il paziente in posizione più comoda.
Si è dimostrato, inoltre, insostituibile nella programmazione d'interventi di avulsione di elementi dentari inclusi sia nell'adulto che in età pediatrica; in implantologia permette di valutare qualità e quantità di osso disponibile e prevedere possibili cause di insuccesso; in ortodonzia consente una migliore programmazione clinica e in campo oncologico permette di definire l'estensione di processi espansivi e compromissioni di anatomiche vitale
Durata da 5 a 30 minuti circa.
Medici refertanti: Prof. Giuseppe Orta, Dott. Giuseppe Sabino.